Dal 1906 al 1912 frequenta la Scuola dei cadetti di Poltava, in seguito la Scuola di artiglieria del granduca Michele a Pietroburgo. È tenente colonnello dell’Esercito russo e allo scoppio della Rivoluzione d’Ottobre passa all’Armata bianca. Nel 1920 si rifugia a Costantinopoli e da lì arriva nel 1921 a Milano, dove risiede in via S. Cecilia 6.
Lavora come impiegato presso la Società italo-americana pellicceria, via S. Paolo 8.
Sono emigrati con lui la sorella
Natalija Baranovskaja, vedova Petrali, casalinga, che risiede a Milano in via Spiga, 52, e i fratelli Pietro (1901-dopo il 1930), impiegato, celibe, e
Michele, che vive a Roma, Corso Umberto I, 144.
È iscritto dal 29 marzo 1930 all’
Associazione fra Mutilati e Invalidi di guerra Russi Vecchio Regime nel Regno d’Italia che ha sede a Roma.
Ottiene la cittadinanza italiana il 30 agosto 1935.
Archivio Centrale dello Stato, Roma. Ministero dell'Interno, Polizia Politica, B. 71. F. 4905 Baranovsky Giorgio.
M. Talalaj, Rossijskij nekropol' v Italii, Moskva 2014.