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Corrente di vita giovanile - Record trovati: 11

Cantoni G., L’ultimo Strawinsky
Autore: Cantoni G.,
Forma autore accettata: Cantoni, Giacomo
Titolo: L’ultimo Strawinsky
Titolo del periodico: Corrente di vita giovanile
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1938), n. 6, p. [6]
Abstract: L’A. ripercorre l’attività musicale di Igor’ Fedorovič Stravinskij, individuando due periodi: uno «russo» romantico-impressionista, che trova ispirazione nella musica popolare russa, e uno «neoclassico», che si rivolge a modelli classici come Giovanni Battista Pergolesi, Georg Friedrich Händel, Johann Sebastian Bach, e altri. Le ultime opere di Stravinskij, in particolare il balletto Jeux de cartes (1936-1937), farebbero tuttavia intravedere l’alba di un terzo periodo, in cui il compositore russo si ispira ad altri autori molto vicini all’epoca contemporanea, come Petr Il’ič Čajkovskij, Gioachino Rossini, i valzeristi viennesi. L’A. si interroga sul significato di questo nuovo periodo, che a lui pare segnare una svolta drammatica nell’attività del compositore, quasi che lo stesso Stravinskij, nella sua eterna aspirazione a raggiungere la musica «pura», si ribellasse contro se stesso e si sacrificasse alla musica dell’avvenire.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0162
Ciboldi Eugenio, Il militarismo bolscevico e la paura della guerra
Autore: Ciboldi Eugenio,
Forma autore accettata: Ciboldi, Eugenio
Titolo: Il militarismo bolscevico e la paura della guerra
Titolo del periodico: Corrente di vita giovanile
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1938), n. 10, p. [6].
Abstract: Considerate le enormi risorse che il regime di Stalin ha investito dell’esercito e in generale nella militarizzazione dell’intera società sovietica, l’A. ipotizza che queste non siano mirate solo ad una difesa del territorio, ma ad una futura guerra contro nemici esterni. L’A. ricorda infatti come l’intenzione di Stalin sia di divulgare la rivoluzione bolscevica in tutto il mondo e di creare l’Unione Mondiale ed Internazionale delle Repubbliche dei Soviet.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0162
Ciboldi Eugenio, L’educazione dell’U.R.S.S. I “figli di ottobre”
Autore: Ciboldi Eugenio,
Forma autore accettata: Ciboldi, Eugenio
Titolo: L’educazione dell’U.R.S.S. I “figli di ottobre”
Titolo del periodico: Corrente di vita giovanile
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1938), n. 9, p. [6]
Abstract: Si tratta di un reportage sull’educazione giovanile in Unione Sovietica e sul ruolo che essa ricopre nel programma di proletarizzazione delle masse. L’educazione dei più giovani, i cosiddetti «figli dell’ottobre», mira a recidere ogni legame con la tradizione e la religione dei padri, portando di conseguenza ad un divario generazionale, alla distruzione del concetto di famiglia, alla perdita della personalità individuale. Vi è però una parte, seppur minima, della gioventù sovietica, che appare desiderosa di ragionare con la sua testa: è l’intelligencija, la vera depositaria della cultura russa, che il regime comunista osteggia, ma che secondo l’A. rappresenta l’unica speranza di umanizzare la Russia.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0162
Ciboldi Eugenio, “Komsomol”
Autore: Ciboldi Eugenio,
Forma autore accettata: Ciboldi, Eugenio
Titolo: “Komsomol”
Titolo del periodico: Corrente di vita giovanile
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1938), n. 12, p. [1]
Abstract: L’istituzione del Komsomol, ossia l’Unione della Gioventù Comunista, riveste un ruolo di grande importanza nella politica sovietica di ideologizzazione delle masse. Ai giovani comunisti sono affidate le mansioni più onerose: dallo sviluppo della tecnica ai lavori di bonifica rurale, dalla propaganda politica alla lotta antireligiosa. I giovani comunisti che giurano di lottare per l’abolizione delle classi e dello sfruttamento, per la dittatura del proletariato e la rivoluzione bolscevica mondiale credono realmente nel radioso avvenire promesso da Stalin (pseud. di Iosif Vissarionovič Džugašvili). Essi infatti sono stati allevati nel culto bolscevico: non hanno memoria storica del vecchio regime, né hanno mai potuto confrontarsi con sistemi politici, economici e sociali diversi. Eppure l’A. nutre la speranza che i disagi e la pressione a cui sono costantemente sottoposti i komsomol’cy, li porti prima o poi ad insorgere contro il regime.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0162
M., Strawinsky a Milano
Autore: M.,
Forma autore accettata: Malipiero, Riccardo
Titolo: Strawinsky a Milano
Titolo del periodico: Corrente di vita giovanile
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1939), n. 10, p. [8]
Abstract: Vengono giudicate negativamente le ultime opere di Igor’ Fedorovič Stravinskij, Jeux de cartes e Divertimento, andate in scena al Teatro alla Scala il 7 giugno 1939. L’A. esprime sconcerto dinanzi alla monotonia delle composizioni, che fa rimpiangere la vivacità e la dinamicità ritmica del primo Stravinskij.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0162
Pellegrini Alessandro, Incontro con Venceslao Ivanov
Autore: Pellegrini Alessandro,
Forma autore accettata: Pellegrini, Alessandro
Titolo: Incontro con Venceslao Ivanov
Titolo del periodico: Corrente di vita giovanile
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1940), n. 7, p. [2, 5]
Abstract: Dopo aver ripercorso le tappe della propria scoperta dell’opera di Vjačeslav Ivanovič Ivanov, l’A. rievoca l’incontro con il poeta, avvenuto nel 1932 a Pavia, dove Ivanov svolgeva attività di docenza presso il Collegio Borromeo. Particolare risalto viene dato, oltre all’angoscia espressa in quell’occasione dal poeta a proposito delle sorti della Russia, all’umanesimo religioso di Ivanov: con la sua tesi di una corrispondenza, di un armonico confluire tra il divino e l’umano, Ivanov appare il tramite di una saggezza antica, ritornata ai contemporanei dai tempi dell’umanesimo quattrocentesco.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0162
Radeg, L’U.R.S.S. e le democrazie occidentali
Autore: Radeg,
Forma autore accettata: De Grada, Raffaele
Titolo: L’U.R.S.S. e le democrazie occidentali
Titolo del periodico: Corrente di vita giovanile
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 2 (1939), n. 18, p. [2]
Abstract: Riflessioni conseguenti alla conclusione del patto tedesco-sovietico di non aggressione, firmato a Mosca dai due ministri Vjačeslav Michajlovič Molotov e Joachim von Ribbentrop il 23 agosto 1939. L’A. considera la stipulazione del patto di non aggressione l’inevitabile conseguenza dei ripetuti fallimenti delle forze democratiche europee che, opponendosi sia alla rivoluzione della società europea preconizzata dall’Unione Sovietica, sia alla rivoluzione dell’assetto europeo attuata dalla politica d’Impero dell’Italia fascista e della Germania nazista, invece che impedire hanno favorito la coalizzazione di Stalin e di Hitler.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0162
Ro. Lu., Vita musicale
Autore: Ro. Lu.,
Forma autore accettata: Rognoni, Luigi
Titolo: Vita musicale
Titolo del periodico: Corrente di vita giovanile
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 3 (1940), n. 1, p. [6]
Abstract: L’A. cerca di individuare le ragioni del successo di pubblico di Jeux de cartes (1937) di Igor’ Fedorovič Stravinskij, opera che definisce «l’immagine della spaventosa crisi spirituale generata dalle reazioni sociali e culturali della nostra epoca».
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0162
Rognoni Luigi, Modesto Mussorgski
Autore: Rognoni Luigi,
Forma autore accettata: Rognoni, Luigi
Titolo: Modesto Mussorgski
Titolo del periodico: Corrente di vita giovanile
Tipo di contributo: Recensione
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1938), n. 16, p. [5]
Abstract: Si recensisce il libro di Oskar von Riesemann, Mussorgski. La vita e le opere, tradotto da Barbara Allason (Torino, Paravia, 1938). Il valore del libro viene individuato dal recensore nel fatto che l’opera di Modest Petrovič Musorgskij viene studiata in relazione alla vita, all’ambiente e alla cultura nella quale essa è nata. Una delle principali fonti dell’autore è stato infatti l’epistolario del compositore russo, attraverso il quale è possibile seguire il formarsi del suo pensiero musicale. La recensione fa parte della rubrica Biblioteca Musicale.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0162
Rossi Cesare, Il concetto di patria nel bolscevismo
Autore: Rossi Cesare,
Forma autore accettata: Rossi, Cesare
Titolo: Il concetto di patria nel bolscevismo
Titolo del periodico: Corrente di vita giovanile
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1938), n. 10, p. [6]
Abstract: Secondo l’A., tra i valori su cui poggia l’ideologia bolscevica, non figura il sentimento patrio. Il nome stesso di URSS è stato escogitato per affermare un principio che trascende dal territorio e dalla popolazione. A differenza degli Stati occidentali che hanno per obiettivo la conservazione della propria potenza come Stato, lo Stato creato dai bolscevichi non vive per se stesso, ma per l’attuazione del socialismo; non riguarda se stesso come entità che deve permanere nei secoli, ma come organismo contingente destinato a scomparire quando arriverà ad assolvere lo scopo per cui è stato creato, ossia l’attuazione del socialismo nel mondo. Esso costituisce quindi per il mondo intero una minaccia che deve essere combattuta.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0162
Zobiello Nicola, Realtà e speranza della emigrazione di un popolo oppresso
Autore: Zobiello Nicola,
Forma autore accettata: Zobiello, Nicola
Titolo: Realtà e speranza della emigrazione di un popolo oppresso
Titolo del periodico: Corrente di vita giovanile
Tipo di contributo: Articolo
Annata, anno, fascicolo, pagine: 1 (1938), n. 19, p. 1
Abstract: L’emigrazione russa costituisce un fenomeno storico senza precedenti. Dal 1920 essa può essere a ragione denominata «Russia esistente al di fuori delle frontiere», unita dalla lotta al bolscevismo. La stessa unità si ritrova anche nella giovane generazione di emigrati russi, che invece di denazionalizzarsi e fondersi con la popolazione circostante, ha saputo trovare le forze necessarie per proseguire la lotta. L’A. stabilisce un confronto tra la giovane generazione degli emigrati e la giovane generazione nata e cresciuta nell’URSS: pur isolata e tenuta all’oscuro delle secolari tradizioni della Russia, anche quest’ultima sembra essere animata da ideali di pace e di libertà, che impensieriscono la classe dirigente sovietica. L’A. auspica quindi che l’unione delle forze giovanili, dentro e fuori le frontiere sovietiche, possa un giorno debellare il giogo comunista.
Biblioteca in cui è stata effettuata la rilevazione: IT-MI0162
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