Con il sottotitolo Rassegna settimanale di cultura socialista, è fondato a Torino il 1 maggio 1919 da Antonio Gramsci insieme ad altri intellettuali socialisti torinesi (Palmiro Togliatti, Angelo Tasca e Umberto Terracini), è pubblicato presso la Tip. Guido Fedetto e C. di Torino ed ha periodicità variabile (settimanale o quindicinale) fino al dicembre 1920. Come recita l’editoriale del primo numero, “esce per rispondere a un bisogno profondamente sentito dai gruppi socialisti di una palestra di discussioni, studi e ricerche intorno ai problemi della vita nazionale ed internazionale” e si propone di essere uno spazio vivido e fecondo di riflessione sui nuclei fondanti della società comunista. Dal 1 gennaio 1921 diventa quotidiano e dal 21 gennaio, dopo la costituzione del Partito Comunista a Livorno, organo del nuovo partito “secondo la linea tracciata dal Congresso dell’Internazionale e secondo la tradizione della classe operaia torinese”. Nel 1922 il quotidiano sospende le pubblicazioni; gli ultimi otto numeri da marzo 1924 a marzo 1925 sono pubblicati in modo discontinuo. Quasi in ogni numero il dibattito sui problemi della classe operaia e sulla società comunista rinvia a confronti e considerazioni sull’URSS; numerose anche le recensioni di Gramsci e Togliatti sulle pubblicazioni relative al bolscevismo e all’URSS. La rivista è stata interamente schedata dal 1919 al 1925. Il pdf di L'ordine Nuovo è sul web del Centro Gramsci (Ad'A).