L’Europa Orientale
La rivista è pubblicata dal 1921 al 1943 come organo dell’Istituto per l’Europa Orientale, fondato a Roma nel 1921. Esce con cadenza mensile fino alla fine del 1926 e con cadenza bimestrale successivamente. Il sottotitolo iniziale, «Rivista mensile pubblicata a cura dell’Istituto per l’Europa Orientale», diviene dal n. 1-2 del 1927 «Rivista storica e politica pubblicata a cura dell’Istituto per l’Europa Orientale»; nel 1933 inizia una nuova serie e il sottotitolo cambia in «Rivista bimestrale di politica – storia – vita culturale». Infaticabili redattori sono Ettore Lo Gatto ed Amedeo Giannini. Il comitato di direzione comprendeva inizialmente anche Francesco Ruffini e Nicola Festa, ai quali si unisce dal 1922 fino alla morte nel 1926 Aurelio Palmieri. Annovera tra i suoi collaboratori i più eminenti slavisti italiani (Enrico Damiani, Giovanni Maver, Arturo Cronia, Luigi Salvini, Wolfango Giusti, Tommaso Landolfi) e ospita studi riguardanti la cultura romena, ungherese, greca e degli Stati baltici. I contributi sono di carattere molto vario: articoli storici, economici, culturali, letterari, politici. La Rassegna politica, pubblicata in ogni numero, conteneva un panorama delle principali notizie d’attualità riguardanti i Paesi dell’Europa Orientale, che costituisce ancora oggi una preziosissima fonte d’informazioni per studiare la percezione che di quegli eventi si aveva in Italia. Per la varietà delle culture analizzate, l’ampiezza degli approcci, la dovizia di informazioni, «L’Europa Orientale» si colloca senz’altro fra le riviste che più hanno contribuito alla conoscenza dei paesi dell’Est in Italia nel periodo in cui fu pubblicata. La rivista è stata interamente schedata dal 1921 al 1943 (Viviana Nosilia).
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