Critica fascista
È la rivista quindicinale del fascismo diretta da Giuseppe Bottai, come recita il sottotitolo, e viene pubblicata a Roma dal 1923 al 1943. Nasce come organo di un’area critica all’interno del movimento, per sviluppare il dibattito intellettuale e favorire la formazione della nuova classe dirigente fascista, con particolare attenzione per il mondo giovanile, cui sono dedicati importanti articoli, inchieste e rubriche. La rivista presenta un’ampia varietà di contenuti, con predilezione per i temi socio-economici e il corporativismo, di cui Bottai è convinto sostenitore. Tra i temi russi vanno segnalati i contributi di Evgenij Anan’in, due discussioni aperte sulle affinità e le antitesi tra fascismo e bolscevismo (1931 e 1937) e i numerosi articoli di approfondimento sulla vita sovietica di Tomaso Napolitano. La rivista è stata interamente schedata dal 1923 al 1943 (Agnese Accattoli).
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