«La vita internazionale» (1898-1935) è una rassegna quindicinale su temi di politica interna ed estera, letteratura, scienza, arte e storia; è organo ufficiale dell’Unione lombarda per la pace e l'arbitrato Internazionale, poi Società per la pace e la giustizia internazionale. Fondatore e direttore è il milanese Ernesto Teodoro Moneta (1833-1918), già direttore de «Il Secolo», pacifista militante, unico italiano insignito del Premio Nobel per la pace (1907). Moneta è in corrispondenza con Lev Tolstoj, la cui produzione saggistica è seguita con grande attenzione dal periodico pacifista: un suo articolo antimilitarista provoca nell’aprile 1898 il sequestro della rivista. Fino al 1907 Moneta è affiancato alla direzione dal socialista Giusto Calvi, tra i redattori italiani spiccano i nomi di Felice Momigliano, Gaetano Salvemini, Cesare Lombroso, Alfredo Panzini, Vilfredo Pareto, Ada Negri, Pasquale Villari; tra i collaboratori russi più assidui, il sociologo Jakov Aleksandrovič Novikov e la scrittrice
Sof'ja Figner Naldi. Alla morte del fondatore nel 1918 succede alla direzione il nipote Doro Rosetti; nel 1927 la rassegna diviene mensile. La rivista è stata interamente spogliata dal 1898 al 1935 (Agnese Accattoli).