Russi in Italia

Pietre


Con il sottotitolo Rivista mensile, nasce nel 1926 a Genova come organo di riferimento di un gruppo di giovani intellettuali antifascisti riuniti intorno a Carlo Rosselli. Direttore è Angelo Carrara. Fanno parte della redazione Franco Antolini, Virgilio Dagnino e Francesco Manzitti (gli ideatori), Enrico Alpino, Francesco Sabatelli, Umberto Segre. Con questa redazione e la sede di Genova la rivista esce con periodicità mensile fino al maggio 1927 (14 numeri). Successivamente per difficoltà economiche le pubblicazioni sono sospese fino al dicembre 1927, quando riprendono, ma a Milano curate da un nuovo gruppo composto da Lelio Basso, Antonio Basso, Mario Paggi, Emiliano Zazo e Mario Boneschi. In questa versione milanese escono solo 4 numeri fino al marzo 1928. Il 13 aprile, nel corso di un’operazione di polizia, la rivista è definitivamente chiusa. Benché «Pietre» non abbia interessi strettamente letterari e artistici (sono presenti alcuni articoli su questioni economiche e sociali), gli argomenti trattati in relazione alla Russia sono di carattere letterario e artistico (di rilievo il fatto che la rivista si occupò di due artisti emigrati che al momento vivevano in Italia: Nikolaj Evreinov e Tat’jana Pavlova). Sulle sue pagine inoltre i redattori informano i lettori dell’attività editoriale di Alfredo Polledro con la casa editrice «Slavia» e di Ettore Lo Gatto con le riviste «Russia» e «Rivista di Letterature Slave». La rivista è stata interamente schedata (Emilia Magnanini).

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