La Banca italo-russa viene fondata a Roma il 23 ottobre 1919 da Giuseppe Vicentini (presidente), Angelo Belloni, Delfino Parodi, Secondo Pennazio e Davide Brailowsky (gli ultimi due amministratori delegati), per svolgere esercizio di credito in generale e in particolare per operazioni commerciali e industriali in Russia e nelle regioni del bacino del Mar Nero. La sede è in via Cavour 247.
Nel settembre del 1921 la Questura di Roma raccoglie sulla società le seguenti informazioni:
Detta Banca è in rapporti col Sindacato industriale commerciale italo russo con sede nella stessa via Cavour 247 nonché col Sindacato coloniale italiano con sede in Tripoli ed amministrazione centrale in via Santa Eufemia 19 di cui è Presidente il rag. Gr. Uff. Giuseppe Vicentini e che, come è noto, è emanazione diretta del Banco di Roma (PS, 1921, A11, b. 12).
Nel 1921 ricopre la carica di presidente il cav. S. Pennazio, e il barone Alberto Winspeare è tra i collaboratori, tuttavia l'istituto risulta "quasi inattivo". Altri personaggi venuti in Italia per affari della banca sono Kanevskij Avraam e Brailovskij David (consigliere d'amministrazione della società anonima Commerciale e Industriale dell'Asia Occidentale, 1920-1923).
Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1920, cat. A16, b. 41, f. Pergament Alessandro e moglie.
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1921, cat. A16, b. 39, f. Kanevsky Abramo.
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1921, cat. A11, b. 12, f. Sudditi russi (il fascicolo contiene l'atto costitutivo e lo statuto della banca).
Archivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1923, cat. A16, b. 20, f. 284, Brailowsky David.