Michail Rafailovič Goc
Luogo e data di nascita: Kovno, 1866
Luogo e data di morte: Berlino, 26 agosto 1906
Professione: rivoluzionario
Fondatore e personalità di spicco del Partito socialista-rivoluzionario, nasce in una ricca famiglia ebrea. Nel 1886 è arrestato a Mosca perché coinvolto nell’attività del gruppo Narodnaja Volja. Sconta tre anni di prigione ed è poi condannato ai lavori forzati in Siberia, dove vive fino al 1895. Nel 1899 ottiene il permesso di risiedere a Odessa da dove emigra nel 1901. È membro del Comitato Centrale del partito socialista rivoluzionario e della sua organizzazione di combattimento, come il fratello minore Abram Rafailovič Goc (1882-1940). Vive a Parigi e a Ginevra, scrive su «Vestnik russkoj revoljucii» (con lo pseudonimo di A. Levickij) e sull’organo di partito «Revoljucionnaja Rossija», che finanza e di cui è redattore insieme a
Viktor Černov.
In Italia giunge nel 1903, in marzo è a Napoli con il padre e la moglie Vera Samojlovna Gassoch (1863, Odessa - 7 gennaio 1938, Parigi), subito segnalato come “persona pericolosa” e arrestato per ordine di Giolitti su richiesta del governo zarista, che lo accusa di aver preso parte all’assassinio di Dmitrij Sipjagin, ex Ministro dell’interno russo, e lo sospetta di organizzare un attentato contro il ministro Vjačeslav Pleve.
Il suo arresto infiamma la cronaca napoletana e italiana per più di un mese, quotidianamente sono pubblicati aggiornamenti sul caso, notizie di mobilitazione e gesti in sostegno del prigioniero russo, È liberato dal carcere di Sant’Efremo il 6 aprile 1903 grazie a una campagna di stampa promossa dal Partito socialista italiano. Gravemente ammalato, torna a Ginevra, da dove controlla l’attività del partito. Muore a Berlino a seguito di un intervento chirurgico.
Del periodo di detenzione a Napoli si conservano presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso diverse carte relative alla difesa di Goc (affidata al deputato socialista Enrico Ferri) e alla corrispondenza con la moglie, anche lei attiva rivoluzionaria (Archivio storico della Fondazione Lelio e Lisli Basso, Fondo russo, Dossier Gotz).
Bibliografia
A. Tamborra, Rivoluzionari russi in Italia, 1905-1917. Bari, Laterza, 1977.
В.М. Чернов, Перед бурей. Воспоминания, N.-Y. Изд. имени Чехова. 1953. С.153-155.
Морозов К.Н. Партия социалистов-революционеров в 1907-1914 гг. М.: РОССПЭН, 1998.
A. Accattoli, Rivoluzionari, intellettuali, spie. I russi nei documenti del Ministero degli Affari Esteri, Salerno, Europa Orientalis, 2013.
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Agnese Accattoli
Scheda aggiornata al 23 maggio 2020
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