Russi in Italia

Aleksej Alekseevič Zolotarёv


Luogo e data di nascita: Rybinsk, 3 (15) novembre 1879
Luogo e data di morte: Moskva, 13 febbraio 1950
Professione: scrittore, storico

 

Tra il 1897 e il 1900 studia all’Accademia religiosa di Kiev (Kievskaja duchovnaja akademija), poi si iscrive alla facoltà di Matematica e Fisica dell’Università di San Pietroburgo, in seguito alla facoltà di Scienze naturali della Sorbona di Parigi. Già nei primi anni del Novecento viene arrestato e mandato al confino più volte per aver preso parte a  manifestazioni politiche. Emigra in Italia nei luoghi dove più numerosi si raccoglievano gli esuli politici russi, cioè sulla Riviera ligure e a Capri. Insieme al fratello Nikolaj Zolotaёv risiede sull’isola, una prima volta, nel 1907, poi nel 1908-1909 e, per un periodo più lungo, dal 1911 al 1914. A Capri stringe amicizia con il medico, storico e archeologo Ignazio Cerio, con l’archeologo Umberto Zanotti Bianco, col quale rimane a lungo in corrispondenza, con lo studioso e traduttore Federigo Verdinois che insegnava all’Istituto Orientale di Napoli, con il pittore Antonino Leto (1844-1913) ed altri artisti italiani.

A Capri inoltre è a capo di una Società di mutuo soccorso per i russi, è promotore e direttore della biblioteca russa dell’isola, denominata Biblioteca italo-russa nel 1913, quando viene inclusa nel programma nazionale a favore del sud d’Italia, organizzato da Zanotti Bianco. Riceve direttamente a casa sua, a villa Arcucci (Marina Piccola), i libri che gli inviano dalla Russia per arricchire la biblioteca.

Fa parte della cerchia di emigrati politici che si riuniscono attorno a Maksim Gor’kij; sono noti i suoi ricordi sullo scrittore, mentre altre memorie e scritti sulla Capri dei russi sono a tutt’oggi inediti. È membro attivo della scuola di partito di Capri, fa diversi interventi di carattere politico a Napoli, Capri, Roma e altre città italiane. Dà vita a Roma al Primo Congresso delle organizzazioni culturali ed economiche russe in Italia che si svolge presso la Società della Biblioteca L.N. Tolstoj, dal 27 al 30 marzo 1913. 

Lascia Capri a gennaio del 1914 e si reca prima a Roma, poi a Parigi, e di lì nella natia Rybinsk, dove rimane fino al 1930, svolgendo varie attività culturali e scrivendo di storia locale (tra i suoi pseudonimi: Rybinec, Alekseič, Indoevropeec). Interessato all’arte, pubblica sul giornale locale, “Gazzetta di Rybinsk”, un ciclo di articoli intitolato Impressioni cittadine (Gorodskie vpečatlenija), edite il 5-6, 9, 14 febbraio; 18-19 marzo 1914, in cui descrive alcune città italiane, come Milano e Bologna. Sempre a Rybinsk traduce l’opera filosofica di Giordano Bruno Spaccio de la Bestia Trionfante per una casa editrice di Pietroburgo (Izgnanie Toržestvujuščego Zverja, Sankt-Peterburg, Ogni, 1914).

Nel maggio 1930 è arrestato insieme ad altri storici di Rybinsk e inviato al confine ad Archangel'sk, dove rimane tre anni. Liberato con l'intervento di Gor'kij e di Ekaterina Peškova, nel 1933 si trasferisce a Mosca e inizia a scrivere le sue memorie, tra cui ricordiamo Campo santo della mia memoria, quasi interamente dedicato a scrittori e artisti defunti che aveva conosciuto e frequentato a Capri (da Ivan Bunin a Fedor Šaljapin, a Vasilij Nemirovič-Dančenko). Inedito a tutt’oggi è rimasto il ciclo di Dodici novelle capresi, in cui l’autore, prendendo spunto da persone e fatti realmente accaduti, racconta di Capri come luogo di incontro e rinascita spirituale degli esuli russi.

 

Pubblicazioni
Campo santo moej pamjati: Obrazy usopšich v moem soznanii. Chudožestvennaja proza. Stichotvorenija. Publicistika. Filosofskie proizvedenija. Vyskazyvanija sovremennikov, Sankt-Peterburg, Rostok, 2016.

Fonti archivistiche

ANIMI. Fondo Umberto Zanotti Bianco. UA246.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Divisione Polizia Politica, F. 619 Maxim Gorki.
IMLI RAN (Institut mirovoj literatury Rossijskoj akademii nauk, Mosca) AG (Archiv Gor’kogo). MOG (Materialy o Gor’kom), 4-16-1/4.
IMLI RAN AG. KG-p (Korrespondenty Gor’kogo-Pisateli) 29-2-1/74 (lettere di A. A. Zolotarev ad A. M. Gor’kij).
IMLI RAN AG. PTL (Perepiska tret’ich lic) 13-57-1/17 (lettere di N. A. Prachov ad A. A. Zolotarev).
RGALI (Rossijskij gosudarstvennyj archiv literatury, Mosca), f. 218 (A. A. Zolotarev).

Bibliografia

M. Osorgin, Russkie emigranty i “Rimskij s’ezd”, “Vestnik Evropy”, 1913, n. 7, pp. 183-299.
Archiv A. M. Gor’kogo T. 7. Pis’ma k pisateljam i I. P. Ladyžnikovu, Moskva, GLICHLI, 1959.
A. Tamborra, Esuli russi in Italia dal 1905 al 1917, Roma-Bari, Laterza, 1977.
Kaprijskie vstreči (Pis’ma A. A. Zolotareva k A. M. Gor’komu), publ. N. M. Kosych, in Vstreči s prošlym. Vyp. 5, Moskva, Sovetskaja Rossija, 1984, pp. 144-149.
U. Zanotti-Bianco, Carteggio 1919–1928, Roma-Bari, Laterza, 1989.
V. E. Chalizev – V. N. Čuvakov, Aleksej Alekseevič Zolotarev, in Russkie pisateli 1800-1917. Biografičeskij slovar', t. II, Moskva, Bol'šaja rossijskaja enciklopedija, 1992, pp. 347-350.
Iz pisem A. A. Zolotareva A. M. Gor'komu, publ. I. N. Veselovskogo, vstup. st. V. E. Chalizeva, in "Izvestija Rossijskoj Akademii nauk. Serija literatury i jazyka", t. LIII, n. 2, Moskva, Nauka, 1994, pp. 56-73.

I. A. Revjakina, Šaljapin i Gor’kij: Dvojnoj portret v kaprijskon inter’ere, Moskva, Kompanija “Sputnik+”, 2002

A. A. Zolotarev – korrespondent i memuarist Gor’kogo, in Gor’kij i ego korrespondenty. Vyp. 7, Moskva, IMLI RAN, 2005, pp. 165-206.


Link
Золотарёв Алексей Алексеевич // Сайт Рыбинского государственного историко-архитектурного и художественного музея-заповедника http://iss.rybmuseum.ru/entity/PERSON/2606?page=3&index=29 (дата обращения 25.1.2020).


Giuseppina Giuliano
Scheda aggiornata al 1 luglio 2020

 



A. A. Zolotarev in un disegno dell'artista I. Potechin.

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