L'esilio s'interrompe allo scoppio della rivoluzione di febbraio, Goleniščev-Kutuzov si trasferisce a Mosca dove lavora presso la Banca Popolare (Narodnyj Bank). Nel 1920 aderisce al VKP. Parallelamente prosegue la sua attività pubblicistica, scrivendo articoli e saggi sul mondo cooperativo siberiano e sovietico. Nel 1922 è fondatore e presidente della Banca russa di cooperazione. I suoi successi sono riconosciuti a livello internazionale:
Abbandonando questo suo posto egli lasciava la banca con un capitale di 14 milioni di rubli con 40 milioni di rimesse e con un bilancio di 120 milioni di rubli. La banca contava 46 succursali in tutte le regioni dell'U.R.S.S. [Il nuovo rappresentante commerciale soviettico. Demetrio Golenisceff-Kutusoff 1926, p. 2].
Negli stessi anni è nominato membro del Comitato per gli affari bancari presso il Commissariato del Popolo per le Finanze, ricoprendo un ruolo di primo piano nella riforma monetaria del Paese. Partecipa inoltre alla nascita della Banca di transito di Riga e coordina l'acquisto della succursale londinese della Banca popolare di Mosca da parte delle cooperative sovietiche.
Nella primavera del 1925 si stabilisce a Londra in qualità di delegato commerciale sovietico. Qui si occupa di diversi interessi politico-economici per il governo del suo Paese: dirige la Banca commerciale Russa (Bank of Russian Trade Ltd.) e la società russa dei prodotti petroliferi (Russian Oil Produce); vigila sull'operato degli istituti assicurativi sovietici all'estero; coordina le commesse e le attività di noleggio dei piroscafi per il trasporto delle merci tra l'URSS e l'Inghilterra.Nel 1926 è nominato rappresentante commerciale sovietico in Italia. Il suo arrivo nella capitale è salutato positivamente sia perché è una "spiccatissima personalità del mondo cooperativistico ed economico della Russia soviettica", sia perché nelle sue vene scorre sangue italiano ("egli è anche un po' italiano perché la sua nonna materna era fiorentina"). Ma sono soprattutto l'importanza e il retaggio storico del suo nome a destare attenzione:
Un particolare interessante: il sig. Demetrio Golenischeff-Kutusoff appartiene alla vecchia nobiltà russa, ed il cognome Kutusoff lo rivela discendente del generale che fronteggiò Napoleone nella campagna di Russia e che Leone Tolstoi ha reso immortale in Guerra e Pace [Il nuovo rappresentante commerciale soviettico. Demetrio Golenisceff-Kutusoff 1926, p. 2].