Irina Alekseevna Ilovajskaja Alberti
Luogo e data di nascita: Belgrado, 5 dicembre 1924
Luogo e data di morte: Königstein (Germania), 4 aprile 2000
Professione: giornalista, attivista politica e religiosa
Figlia di emigrati russi, compie gli studi in un ginnasio russo-serbo di Belgrado, dove conosce il sacerdote G. Florovskij. Profondamente religiosa fin da bambina, partecipa attivamente alla vita della Chiesa, diventando assistente dello starosta della chiesa ortodossa del ginnasio. Consegue la laurea presso l'Università di Belgrado, Facoltà di italianistica. Nel 1945, sotto la minaccia dell'instaurazione di un regime comunista in Iugoslavia, fugge in Italia passando per l'Austria. Sposa il diplomatico italiano Edgardo Giorgi-Alberti, con cui vivrà per molti anni in diversi paesi: Cecoslovacchia, Austria, Venezuela, Grecia, Germania, Francia.
A partire dal 1967 e per dieci anni Ilovajskaja conduce una trasmissione radiofonica su radio "Svoboda"; dal gennaio 1976, dopo la morte del marito, diventa una delle più strette collaboratrici di A. I. Solženicyn e lavora con lui nel Vermont (USA). Tornata in Europa alla fine del 1979, diventa redattore capo del giornale «Russkaja mysl'» (Parigi), prendendo il posto della scrittrice Z. A. Šachovskaja (1906-2001). Proseguendo sulla linea della precedente direzione, trasforma «Russkaja mysl'» in un settimanale, molto conosciuto nel mondo e prima di tutto in Russia, dove in modo professionale si approfondiscono gli avvenimenti della vita politica, sociale e religiosa mondiale e russa. Dai primi anni Ottanta dirige la radio cristiana ecumenica "Blagovest": i programmi, sia ortodossi che cattolici, sono registrati a Bruxelles e Parigi e poi trasmessi in quasi tutto il territorio dell'ex-Unione Sovietica.
In seguito alla svolta democratica in URSS, Ilovajskaja riesce a lavorare anche in Russia, dove giunge per la prima volta nel 1991. Nel 1995, insieme al protoiereo I. Sviridov, fonda a Mosca il canale radiofonico cristiano-socio-ecclesiale "Sofija": sulle sue frequenze conduce ogni giorno la trasmissione "Avvenimenti e problemi dell'età contemporanea dal punto di vista cristiano" [Sobytija i problemy sovremennosti s christianskoj točki zrenija].
Nel 1996 e 1997, su sua iniziativa, esce allegato a «Russkaja mysl'» il periodico «Cerkovno-obščestvennyj vestnik». Nel giugno 1999, in occasione del I Congresso internazionale della stampa in lingua russa, il giornale «Russkaja mysl'» viene insignito dal presidente russo di un riconoscimento "per la lunga attività e il prezioso contributo apportato allo sviluppo della stampa russa all'estero", mentre la sua direttrice viene eletta vice presidente dell'Associazione Mondiale della stampa russa.
Ilovajskaja vanta decennali amicizie con l'accademico A. D. Sacharov, il filosofo francese Alain Besançon, Papa Giovanni Paolo II e con altre personalità sociali, politiche e religiose. Pur essendo cresciuta ed educata nella Chiesa ortodossa, negli anni della maturità si avvicina alla vita e ai misteri della Chiesa cattolica, senza però avvertire alcuna divisione tra le due Chiese. E con il tempo la sua adesione alla Chiesa cattolica diviene totale; non fa però alcun atto di conversione, considerandosi membro di un'unica Chiesa universale. Questa sua posizione personale influirà sull'orientamento sia di «Russkaja mysl'», che di radio "Blagovest" e del canale "Sofija" che accoglierà al suo interno la radio cattolica "Dar".
Ilovajskaja è sepolta insieme al marito e al figlio nel cimitero cittadino di Bevagna, a duecento chilometri da Roma. Il 12 febbraio 2001 a Roma è stata istituita la Fondazione internazionale Irina Alberti, a lei dedicata, che ha come scopo il sostegno di diverse iniziative nel campo della cultura, della politica e del dialogo cristiano tra Oriente e Occidente.
Pubblicazioni
O Rossii, dlja Rossii, Moskva 2002.
Cristiani dell'est e dell'ovest: Lezioni e aiuto reciproco, in Cristianesimo e cultura in Europa, Bologna, 1991, pp. 288-291.
L'exile et la solitude par attachement d'âme, Paris, 1993.
Essere cattolici in Oriente, in La sfida della comunione nella diversità, Milano, 1998, pp. 149-156.
Bibliografia
«Russkaja mysl'», n. 4313, 2000.
«Poka živa...»: Interv'ju, vzjatoe u Iriny Alekseevny Ilovajskoj v sentjabre 1997 goda, «Russkaja mysl'», n. 4317, 2000.
Konec epochi: Pamjati Iriny Alekseevny Ilovajskoj-Alberti (1924-2000), «Novaja Evropa», n. 14, 2001, pp. 114-127.
Aleksej Vladimirovič Judin
(traduzione di Raffaella Vassena)
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