L’inizio della Seconda guerra mondiale sorprende lui e la famiglia in Francia. Anziché fare ritorno in Inghilterra, preferiscono venire in Italia, da dove la moglie scrive una lettera a Mussolini, datata 17 dicembre 1939, in cui afferma di aver scelto l’Italia per la grande ammirazione che il marito nutre nei suoi confronti. Trovandosi in ristrettezze economiche e non potendo disporre delle loro somme di denaro depositate in Germania, si rivolge a Mussolini chiedendo un aiuto e, se possibile, un piccolo “appartamento mobiliato di proprietà del Governo”.
Nessun documento attesta che Mussolini abbia acconsentito alla richiesta, tuttavia nel 1942 la famiglia vive a Roma in viale Gorizia 14, dove ospita anche il colonnello Pavel Nikolaevič Bogdanovič (1883-1973), venuto da Parigi per ottenere un’udienza da Mussolini; Bogdanovič era stato a capo dell’Organizzazione nazionale degli agenti segreti russi (Nacional’naja organizacija russkich razvedčikov), poi in emigrazione membro del Direttivo delle questioni inerenti l’emigrazione russa a Parigi (Upravlenie delami russkoj emigracii v Pariže),
Finita la guerra il principe si trasferirsce con la famiglia in California, dove insegna storia e lingua russa a Monterey; da lì fa ritorno in Francia e si stailisce nuovamente a Parigi.