Dal 1919 si stabilisce a Roma, intrattiene rapporti con i connazionali, frequenta la Biblioteca Gogol’, è membro del Consiglio degli anziani del Russkoe sobranie (Circolo russo), collabora con gli organi direttivi delle istituzioni russe.
Per mantenersi svolge diverse occupazioni: dal 1921 lavora nell’ufficio internazionale della banca Credito italiano, da cui andrà in pensione nel 1932, dà lezioni di lingue straniere e di bridge, fa la comparsa al cinema, è rappresentante di ditte import-export. Nell’arco di molti anni il suo appartamento nel quartiere Parioli è luogo d’incontro dell’aristocrazia italiana con i diplomatici stranieri e gli esponenti del Vaticano interessati all’unione delle chiese. Per questo motivo M. è tenuto sotto stretta osservazione dalla polizia politica fascista.
Dal 1923 è membro dell’Unione dei cultori della memoria dell’imperatore Nicola II (Sojuz revnitelej pamjati imp. Nikolaja II), fondata nel 1922 a Parigi da Sergej Nikolaevič Obolenskij (1909-1992). Fonda l’associazione degli ex-allievi del Liceo Aleksandrovskij in Italia e tiene i rapporti con analoghe associazione di Parigi, Nizza, Bruxelles. Continuando la tradizione puškiniana, ogni anno il 19 ottobre nell’anniversario del liceo scrive missive in versi ai suoi compagni di studi.
Nel 1926 è delegato della diaspora russa in Italia al Congresso di Parigi, in cui i delegati di 26 paesi cercano di coordinare le attività delle differenti organizzazioni degli emigrati; nel 1926-1927 è il rappresentante degli esuli russi presso il Ministero della Cultura popolare italiana. Negli anni Trenta stabilisce rapporti amichevoli con lo storico Ivan Stepanov, con la famiglia di Dmitrij Den, con Tat’jana Perfil’eva. Negli anni della Seconda guerra mondiale bellico insieme alla moglie passa da un campo di concentramento a un altro: nel 1940 è internato a Campagna vicino a Salerno, poi a Montepulciano, nel 1941 a Corropoli vicino Teramo.
Dopo la Seconda guerra mondiale per circa due anni collabora con l’Organizzazione internazionale dei rifugiati (International Refugee Organization), istituita dall’ONU nell’aprile 1946, e s'impegna ad aiutare i profughi bisognosi russi.
È sepoltо con la famiglia nel cimitero acattolico di Testaccio.
Fonti archivistiche
ACS. PS. 1919 A11. B. 24. F. 103 Messoyedoff Alessandro.
ACS. PS. 1922 A11. B. 13. F. 40 Messayedov Alessandro.
ACS. PS. PolPol. B. 830. F. Messoyedoff Alessandro.
ACS. PS. PolPol. B. 207. F. Butenko Teodoro.
ACS. PS. PolPol. B. 283. F. Cercaskaia (principessa).
ACS. PS. A4 bis. B. 243. F. Messoyedoff Alessandro fu Nicola.
ASMAE. DGP. B. 33. F. Russia 1917–1922.
ASMAE. MinCulPop. B. 2. F. Affari generali.
ASMAE. MinCulPop. B. 725. F. Russia. I/48.
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Archivio della Biblioteca Gogol'.
Bibliografia
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Волков С.В. Белое движение. Энциклопедия гражданской войны. СПб.; М.: Нева-ОЛМА–Пресс, 2003.
Российский Зарубежный Съезд. 1926. Париж: Документы и материалы. М.: Русский путь, 2006.
Некрасов С.М. ≪Куда бы нас ни бросила судьбина...≫: Выпускники Императорского Александровского лицея в эмиграции. М.: Русский путь, 2007. С. 91–103.
Гардзонио С., Сульпассо Б. Осколки русской Италии. Исследования и материалы. Кн. 1. М.: Викмо-ДРЗ–Русский путь, 2011.
Русское присутствие в Италии в первой половине ХХ века: энциклопедия / ред.-сост. А. д’Амелия, Д. Рицци. Москва : Политическая энциклопедия, 2019.
Agnese Accattoli
30 luglio 2020