Russi in Italia

Nato a Vologda, studiò a Kazan’ e in seguito venne ammesso all’Accademia di Belle Arti. Nel 1916 si trasferì in Italia. All’inizio degli anni Venti rientrò in Russia. A Mosca nel 1924 creò il monumento di bronzo a V. V. Vorovskij. Interessante notare che il corrispondente di “Novoe Vremja” [Tempo nuovo], M. Boreckij, nel 1925 (“Novoe vremja” n. 1207, 10 maggio, p. 1) accusò Kac di essere con M. Šeftel’ un agente bolscevico.   
A partire dal 1924 visse all’estero (in Italia, Inghilterra, Francia e così via), dal 1951 in Bulgaria.

Bibliografia
O. L. Lejkind, K. V. Macharov, D. Ja. Severjuchin, Chudožniki russkogo zarubež’ja. Biografičeskij slovar’, SPb., 1999, p. 320.

Stefano Garzonio
(traduzione di Giulia Marcucci)