Di nobili origini, da giovane sente la chiamata al sacerdozio e al termine del ginnasio, contro il volere dei suoi, entra nell'Accademia Spirituale di Mosca (Moskovskaja Duchovnaja Akademija). Si sposa e il 2 febbraio 1889 a Penza viene ordinato sacerdote e assegnato ad una parrocchia di Odessa. Compie diversi viaggi sul monte Athos, a Costantinopoli, in Siria, Egitto e Grecia, dove si appassiona alla cultura ecclesiastica greca, diventando "grecomane". Nel 1905 è nominato protoiereo e assegnato all'estero. Diventa parroco delle parrocchie ortodosse di Menton, Pau e Biaritz. A Roma nel 1907 entra in contatto con il segretario di stato cardinal Mariano Rampolla, e il 28 agosto 1907, in presenza dell'abate del monastero di Grottaferrata A. Pellegrini, si converte al cattolicesimo. Si separa dalla moglie e si stabilisce a Roma, dove dal 1909 celebra in rito greco-slavo nella chiesa di Santa Maria Odigitria in via del Tritone. Insieme a
V. N. Zabugin e al sacerdote K. Korolevskij forma il Comitato romano dei cattolici di rito orientale. Il tentativo del Comitato di pubblicare la rivista «Revue des Églises byzantines» non ha successo, e quindi entra a far parte della redazione della rivista «Roma e l'Oriente», pubblicata dal monastero di Grottaferrata.
Monastero di Grottaferrata
Dal 1910 al 1931 è parroco della chiesa russo-cattolica di San Lorenzo ai Monti. Nonostante questo, non mantiene pressoché alcun contatto con i centri russo-cattolici di Roma, in particolare con il collegio pontificio Russicum; piuttosto, si mantiene in stretto contatto con il Collegio Greco di Roma e con il monastero di Grottaferrata.
Persi tutti i suoi averi dopo la rivoluzione del 1917, all'inizio trova riparo nel monastero romano dei monaci basiliani melchiti dell'ordine dei Salvatoriani, dopodiché per vent'anni fino alla morte vive presso la Chiesa di Santa Maria del Monte Santo. Nel 1927 viene eletto consigliere della commissione Pro Russia, e nel 1935 consigliere della Congregazione per gli Affari delle Chiese Orientali. Seppellito nella cripta del Collegio Greco presso il cimitero del Verano, la sua tomba non si è conservata.
Bibliografia
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Nel XXV anniversario dellа S. Ordinazione del nobile russo P. Sergio Werigine.., Roma 1914.
L. Tretjakewitsch,
The Candidates for the Russian Mission at the Greek сollege 1922-1929, in
Il Collegio Greco di Roma, Roma 1983.
G. M. Croce,
La Badia greca di Grottaferrata e la rivista «Roma e l'Oriente». Vol. II, Roma 1990.
Aleksej Vladimirovič Judin
Scheda aggiornata al 1 luglio 2020