Di origini tedesche frequenta a San Pietroburgo il Deutsche Gymnasium, per poi iscriversi al Conservatorio della stessa città. È allievo di Aleksandr Glazunov, Anna Esipova (pianoforte) e Nikolaj Rimskij-Korsakov (composizione). Finiti gli studi, sin dal 1905 gira l'Europa esibendosi al pianoforte. S
u invito del direttore d’orchestra Wilhelm Furtwängler insegna a Berlino alla
Königliche Hochschüle für Musik dal 1921 al 1933. Tra il 1926 e il 1928 si esibisce in America, dove si stabilisce dal 1933 al 1938, quindi emigra in Giappone
e insegna all’Università nazionale di belle arti e musica di Tokyo fino al 1953.
Il primo soggiorno in Italia risale all'estate 1907, ne scrive il 7 agosto da Heidelberg
al compositore Maksimilian Oseevič Štejnberg (1883-1946).Nel 1921 viene invitato, da Berlino, dalla casa musicale Fratelli Curci di Napoli per due concerti pianistici, che si sarebbero dovuti svolgere il 5 e l'8 maggio nella sala Martucci del Conservatorio. Tra i documenti contenuti nell'Archivio dello Stato c'è un interessante annuncio al pubblico napoletano: il pianista ha inviato alla Società Amici della Musica un elenco dei brani che potrebbe suonare, lasciando alla direzione il compito di scegliere il programma per il concerto. La direzione gira a sua volta l'invito al pubblico, diffondendo l'elenco e chiedendo agli spettatori che assisteranno al concerto di sottolineare i brani desiderati e inviare quindi il foglio in busta chiusa alla Società. "In tal modo, e per la prima volta, avverrà che un artista di grande fama eseguirà un programma formato da musica desiderata dalla maggioranza del pubblico". Purtroppo sul "Mattino" del 14-15 maggio 1921 viene comunicato che "il concerto del pianista Kreutzer ha dovuto essere rimandato a miglior tempo essendo il famoso pianista di nazionalità russa e non avendo per tal motivo potuto ricevere, in questo torbido periodo elettorale, il passaporto per l'Italia".
L'artista ottiene il visto d'entrata solo l'anno seguente, una volta "appianate le difficoltà politiche". Il tanto atteso concerto del 12 marzo a Napoli alla sala Maddaloni (Händel, Mozart, Brahms, Rachmaninov, Borodin, Skrjabin e Chopin) è la sua prima esibizione in Italia («Il Mattino», 7-8 marzo; 12-13 marzo 1922).
Krejcer torna ad esibirsi in Italia nel 1928. Il 23 marzo tiene un concerto nella sala del Dopolavoro ferroviario di Torino in via Sacchi 25, organizzato dalla Sezione Musicale della Società Pro Cultura femminile. Il giorno dopo parte per Napoli, dove il 25 marzo tiene un concerto (Schubert, Beethoven, Brahms) presso la Società Amici della Musica insieme al violinista Iosef Wolfsthol (1899-1931) e al violoncellista Enrico Mainardi (1897-1976). Anche stavolta l'esibizione è recensita sul “Mattino” (30-31 marzo 1928):
Un complesso perfettamente animato da una fiamma d'inestinguibile spiritualità, una compagine sonora tutta fascino e calore di poesia, una perfezione di esecuzione rifusa nell'intenzione trascinante d'uno spirito d'arte che si riconosce e si domina.
PubblicazioniDas normale Klavierpedal vom akustischen und ästhetischen Standpunkt, Leipzig 1915.
Der Gott und die Bajadere (pantomima tratta da Goethe, 1920).
Das Wesen der Klaviertechnik, Berlin 1923.
Bibliografia
«Il Mattino», 14-15 maggio 1921.
«Il Mattino», 7-8 marzo 1922.
«Il Mattino», 12-13 marzo 1922.
Stieglitz G.,
Kreutzer Leonid, in
Die Musik in Geschichte und Gegenwart. Allgemeine Enzyklopädie der Musik, Band 7, Basel-London-New York 1958, pp. 1781-1782.
Metheun-Campbell J.,
Kreutzer Leonid, in
The New Grove Dictionary of Music and Musicians, v. XIII, London-New York 2001, p. 908.
Fonti archivisticheArchivio Centrale dello Stato, Roma, Ministero dell'Interno, Direzione generale della Pubblica sicurezza, Affari generali e riservati, 1921, cat. A16, b. 42, f. Kreutzer Leonid.
RIII KR, Archiv M. O. Štejnberga f. 28, op. 2, n. 721, Krejcer L. D., 21 pis'mo M. O. Štejnbergu.