Nel 1923 si reca a Trieste insieme a Gregorio Jagdfeld, direttore della compagnia Assicurazione "Eastern", e a sua moglie Sofiа, per concludere un accordo con la Compagnia marittima e la Compagnia Cosulich. In uno dei documenti del suo fascicolo si comunica che
"i predetti dovrebbero recarsi a Trieste per questioni relative all'emigrazione russa attraverso quel porto. A prescindere dalle ragioni politiche che possano consigliare o meno il rilascio del "visto", si richiama l'attenzione di cotesto On. Ministero sui benefici che potrebbero derivare all'economia nazionale, qualora si riuscisse effettivamente a far deviare l'emigrazione russa dei porti del NORD Europa a quello di Trieste".
Risulta in contatto anche con Nicolas N. Schroeder, residente allora a Berlino.