Figlio del principe Nikolaj Obolenskij e di Sofija Aleksandrovna Urusova (1895-1974), trascorre infanzia e giovinezza in Italia, in Toscana, dove si stabilisce nel 1926 insieme alla famiglia che aveva ereditato la villa dell’ultimo console russo di Firenze. Studia alle università di Roma e Firenze, laureandosi in Scienze politiche, approfondisce al contempo le lingue straniere per cui è molto dotato. Frequenta diversi membri della colonia russa di Firenze, lavora in una libreria, è amico del marchese Massimiliano Majnoni (1894-1957).
Quando l’Italia viene occupata dai nazisti nel 1943 si impegna insieme ad altri nobili toscani per portare in salvo alcune famiglie ebree; per questo è arrestato nel 1944 e internato nel lager di Carpi in Emilia, in seguito è ceduto agli occupanti tedeschi. Nel 1945 è trasferito in Germania, ma riesce a salvarsi dalla deportazione ad Auschwitz; alla fine della guerra si ritrova in un campo americano per gli sfollati, da cui viene liberato, fa ritorno in Italia.
Negli anni Cinquanta lavora come interprete russo alla radio italiana; partecipa inoltre come comparsa cinematografica a diversi film, tra cui il celebre Quo vadis?, diretto dal regista e produttore americano Mervyn LeRoy. Nel 1956 sposa l’americana Selene Smith (1929-2014) che si converte all’ortodossia col nome di Evdokija; avranno tre figli: Sofija (1959), Dmitrij (1964-2015) e Marija Melanie (1969).
Alla fine degli anni Cinquanta si trasferisce con la moglie negli Stati Uniti e si stabilisce a Washington, ottiene la cittadinanza americana e lavora per 26 anni in istituzioni apolitiche, contribuendo alla stipula di accordi tra USA e URSS. Partecipa attivamente all’attività dell’eparchia della chiesa ortodossa americana nel consiglio di Washington, nel 1973 prende parte all’organizzazione del Congresso dei russi americani, occupando la carica di responsabile della sezione di Washington per diversi anni.
Negli anni Novanta si reca spesso in Russia e si prodiga per la ricostruzione del villaggio natale di Bereziči tramite il fondo Obolenskie-Saltykovye.
Fonti archivistiche
Archivio Majnoni di Marti, Pisa. Fondo Massimiliano Majnoni. B. 65.1 f. Obolensky Alessio.
Archivio Majnoni di Marti, Pisa. Fondo Massimiliano Majnoni. B. 65.2 f. Obolensky Nicola.
Archivio Majnoni di Marti, Pisa. Fondo Massimiliano Majnoni. B. 65. 3 f. Obolensky Sofia.
ASMAE AP 1919-1930 b. 1543 f. Protezione sudditi stranieri e italian.
ACS PS A16 1944-1946 b. 70 Obolensky Alessandro e figlio.
Giuseppina Giuliano
15 marzo 2021