Dal 1890 studia al Conservatorio di San Pietroburgo, pianoforte nella classe di Nikolaj Dubasov e teoria della composizione con Nikolaj Rimskij-Korsakov; frequenta il Circolo del musicista e mecenate Mitrofan Petrovič Beljaev (1836-1903), che lo incoraggia ed aiuta anche economicamente.
Per problemi di salute viene una prima volta in Italia nell’estate 1908, trascorre due mesi a Napoli e il 29 luglio dà un concerto, come ricorda il letterato Nikolaj Firsov che allora risiedeva a Napoli. Dopo un breve soggiorno in patria, nel novembre 1900 ritorna in Italia, stavolta a Palermo: vi rimane per tre anni. Memorie sul suo soggiorno siciliano si trovano nel libro Breve ricordo della vita e delle opere di Nicolas Amani, musicista russo, scritto da Stefano Gentile (1872- dopo il 1938), direttore del Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini di Palermo.
A Palermo Amani compone alcuni pezzi per voce e pianoforte su versi dei poeti Aleksej Apuchtin, Aleksej Tolstoj, Afanasij Fet e altri, nonché la ballata per basso Borodino su versi di Michail Lermontov, che dedica a Fedor Šaljapin, il brano musicale Ioann Damaskin, il coro a cappella Klonit k leni polden’ žarkij (op. 14) e Al’bom dlja junošestva, composto da 12 pezzi per pianoforte. Tre suoi pezzi per pianoforte sono pubblicati dalla casa editrice musicale Ricordi.
Dal 1902 alla morte vive e lavora a Jalta.
Bibliografia
S. Gentile, Breve ricordo della vita e delle opere di Nicolas Amani, musicista russo, Palermo, Tip. Fratelli Vena, 1910
L. Cioni, Tre compositori russi in Italia: Ella Adïewsky, Nikolaj Amani, Igor’ Markevič, in Emigrazione russa in Italia: periodici, editoria e archivi (1900-1940), Salerno, Europa Orientalis, 2011, pp. 349-356.
Link
http://slovariki.org/muzykalnaa-enciklopedia/212
http://www.rulex.ru/01010319.htm
Giuseppina Giuliano
28 dicembre 2020