Nella primavera del 1919 insieme alla moglie emigra e si stabilisce a Roma, dove possiede una villa al Gianicolo. I coniugi adottano il figlio nato dalla relazione extra-coniugale del Granduca Sergej Michajlovič con la contessa Varvara Davydovna Voroncova-Daškova (1870–1915), Aleksandr che cresce con loro (negli anni Trenta diventa pittore acquarellista si trasferisce a New-York).
Nel periodo dell’emigrazione in Italia D. è membro del Russkoe sobranie (Circolo russo) e del Comitato russo della Croce Rossa, dal 1925 presiede l’Unione degli ufficiali russi in Italia.
È sepolto nel cimitero acattolico di Testaccio insieme a tutta la famiglia (moglie, padre e madre, fratello e cognata).
Fonti archivistiche
Archivio Centrale dello Stato, Roma. PS. 1925 A16. B. 28. F. Daehn.
Archivio Centrale dello Stato, Roma. PS. PolPol. B. 418. F. Den Dmitri.
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Archivio della Biblioteca Gogol'.
Bibliografia
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V. Gasperovič, M. Katin-Jarcev, M. Talalaj, A. Šumkov, Testaččo. Nekatoličeskoe kladbišče dlja inostrancev v Rime, SPb 2002.
Колпакиди А.И. Энциклопедия военной разведки России. М.: АСТ; Астрель, 2003.
S. Gardzonio, B. Sul’passo, Oskolki russkoj Italii. Issledovanija i materialy, I. Moskva, Russkij put', 2011.
Ден П., Столыпин А. Нижегородские драгуны на фронтах Великой войны, 1914–1918: Воспоминания. M.: Викмо-М, 2014.
Nella foto Dmitrij Den ginnasiale.
Agnese Accattoli
30 luglio 2020