Russi in Italia

Aleksandr Aleksandrovič Ejchenval’d


Luogo e data di nascita: San Pietroburgo, 23 gennaio (4 febbraio) 1863
Luogo e data di morte: Milano, 23 dicembre 1944
Professione: ingegnere, fisico, accademico


Nasce in una famiglia di artisti: il padre Aleksandr Fёdorovič (18351917) è proprietario dello studio d’arte fotografica moscovita Ejchenval’d, la madre Ida Ivanovna Papendik (1842–1917) è un’arpista, il fratello Anton (1875–1952) compositore e direttore d’orchestra, le sorelle cantano al Bol’šoj teatr.

Ejchenval’d studia alla Facoltà di Fisica e Matematica dell’Università di Mosca e all’Institut inženerov putej soobščenija (Istituto degli ingegneri) a Pietroburgo, nel 1888 comincia a lavorare come ingegnere costruttore. Successivamente decide di realizzare il suo sogno di diventare fisico e negli anni 1895-1897 segue i corsi di fisica, chimica e matematica dell’Università di Strasburgo, conseguendo il dottorato. A Strasburgo lavora anche nel laboratorio dell’istituto di fisica di Carl Ferdinand Braun (vincitore insieme a Guglielmo Marconi nel 1909 del Nobel per la fisica, assegnato “per il contributo dato allo sviluppo della telegrafia senza fili”).

Dal 1897 Ejchenval’d è professore al Moskovskoe inženernoe učilišče (Istituto degli ingegneri), dal 1901 insegna ai Moskovskie Vysšye ženskie kursy (Corsi superiori femminili), dal 1906 al 1911 e poi dal 1917 al 1920 all’Università di Mosca. Nel 1919 è nominato accademico dell’Accademia delle Scienze ucraina.

Nel 1920 parte per un viaggio di studio con la seconda moglie, la scultrice Elena Konstantinova Vaganova e decide di non rientrare in URSS: Nel 1921 fa domanda per venire in Italia (Milano, Roma, Napoli), ma il visto gli viene rifiutato dal console italiano a Berlino. Dal 1923 lavora a Praga al Russkij pedagogičeskij institut (Istituto pedagogico russo), poi alla fine degli anni Venti riesce a trasferirsi a Milano. Qui negli anni Trenta e Quaranta frequenta il Seminario Matematico e Fisico (il suo nome compare fra i partecipanti nei rendiconti del seminario).

Pur vivendo in Europa, non tronca i contatti scientifici con i colleghi russi, i suoi libri continuano ad essere pubblicati in URSS, è autore di innumerevoli studi dedicati all’elettricità, all’ottica e all’acustica.

È seppellito al Cimitero Maggiore di Milano.

 

Fonti archivistiche

ACS. PS. 1921 A16. B. 32. F. Eichenwald Alessandro e consorte (nelle fonti russi sono presenti altre date di nascita, qui riportiamo quelle dichiarate alla polizia italiana).

ACS. PS. 1924 A16. B. 20. F. 716 Eichenwald prof. Alessandro.

 

Link

http://www.treccani.it/enciclopedia/aleksandr-aleksandrovic-eichenwald/

Tibiletti Marchionna C. Il Seminario Matematico e Fisico di Milano https://www.mate.polimi.it/smf/upload/file/storia.pdf

Ваганова-Эйхенвальд Елена Константиновна // http://www.artrz.ru/1804782804.html

 

Agnese Accattoli

10 luglio 2020

 



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