Russi in Italia

Archivio della Biblioteca Livia Simoni

а cura di Patrizia Deotto

Sale della Biblioteca Livia Simoni

Nell'Archivio della Biblioteca Livia Simoni sono presenti le seguenti collezioni:

  1. Collezione Autografi,
  2. Collezione Scenografie,
  3. Collezione Costumi,
  4. Collezione Fotografie,
  5. Collezione Casati,
  6. Collezione Varia.

Dallo spoglio della Collezione Autografi sono emersi i seguenti materiali collegati a personalità russe (il contenuto delle lettere è riassunto nel documento allegato):


Nella Collezione Autografi si trovano anche materiali in fotocopia, collegati a d'Annunzio, i cui originali sono conservati negli archivi del Vittoriale:

  • 7 lettere di Léon Bakst a Gabriele d'Annunzio, datate Parigi, 10 novembre 1910 - Paris, 29 avril 1911 - Karlsbad, Grand Hotel Pupp, 23 Août 1912 - Karlsbad, Grand Hotel Pupp, 28 Août 1912 - Karlsbad, Grand Hotel Pupp, 31 Août 1912 - Paris, 7 Avril 1913 - Paris, 5 Mai 1922;
  • 1 disegno a inchiostro di Léon Bakst a Gabriele d'Annunzio datato 11.6.1912;
  • 1 telegramma di Vsevolod Mejerchol'd – Leon Bakst a Gabriele D'Annunzio, datato Petersbourg 26.10.1912;
  • 1 lettera di Ida Rubinštejn a Gabriele d'Annunzio intestata Hotel Royal Danieli Venise s. d.;
  • 2 telegrammi di Ida Rubinštejn a Gabriele D'Annunzio, datati 6.3.1913 e 17.12.1913.

Per quanto riguarda Ida Rubinštejn, va segnalata una lettera autografa di d'Annunzio, indirizzata a Renato Simoni in data 6.7.1925, in cui il poeta approva con entusiasmo l'idea di rappresentare "Le Martyre de St. Sébastien" al Teatro alla Scala di Milano nell'interpretazione di Ida Rubinštejn e con la meravigliosa scenografia dai colori "espressivi quasi quanto le mie parole" di Leon Bakst (Archivio della Biblioteca del Museo del Teatro alla Scala Collezione Autografi, C.A. 1713/1-3).
"Le Martyre de St. Sébastien" di C. Debussy viene rappresentato a Milano, al Teatro alla Scala, il 4 marzo 1926, con Ida Rubinštejn nel ruolo del Santo, i costumi e le scene di Leone Bakst e la direzione di Arturo Toscanini.
Non è stato per il momento possibile risalire alla collocazione originale delle tre lettere in fotocopia conservate nella Collezione Autografi e indirizzate da Vaclav Nižinskij a J. Lefaivre, Buenos Aires, 19.9.1917 a André Giot de Badet, Buenos Aires, Plaza Hotel, 13.10.1917, a André Giot de Badet, 28 avril 1918, né dell'originale della firma autografa apposta da Vaclav Nižinskij sul retro di un biglietto da visita di M. Georges Capowalenche, datato Ospedale Saint-Jean, Budapest, 7 febbraio 1944.

Nella Collezione Scenografie si conserva il bozzetto originale Il Grande Kitež preparato dallo scenografo Nikolaj Benois per l'opera La leggenda della città invisibile Kitež di N. Rimskij-Korsakov e nella Collezione Costumi tre figurini originali di Ombre di Nikolaj Benois per il Ballo delle ingrate di Monteverdi.

La Collezione Fotografie comprende fotografie di artisti, fotografie di scena originali, fotografie di bozzetti e innumerevoli foto di artisti, tra i quali figurano molti interpreti russi della lirica e della danza, pittori-scenografi e musicisti; tra i più famosi: Aleksandr e Nikolaj Benois, Fedor Šaljapin, Sergej Lifar', Sergej Djagilev, Anna Pavlova, Tat'jana Pavlova, Ida Rubinštejn, Ol'ga Preobraženskaja, Vera Fokina, Igor' Stravinskij (le foto sono descritte nel documento allegato).

Nella Collezione Casati è conservata una lettera autografa della soprano Giorgina Caprile, inviata da Pietroburgo il 19 giugno 1905, al critico musicale e agente teatrale Francesco Fano, in cui racconta di aver ottenuto un grande successo. Annuncia una serata di beneficenza della Croce Rossa con la partecipazione del tenore Sobinov: lei interpreterà il III atto della "Bohème". Dalla lettera risulta che Sobinov ha cantato in Italia tra il 1910 e il 1915.

Nella Collezione Varia si conserva una lettera autografa di Nikolaj Benois a Giampiero Tintori del 11 giugno 1984, in cui il mittente comunica di avergli inviato 3 tipi di ombre [per Il ballo delle ingrate]. I figurini più o meno sono identici a quelli disegnati in passato e lo prega di scegliere quello più "adatto" (gli altri li conservi come ricordo del simpatico episodio avvenuto ad Amburgo, quando dalla mostra lì allestita venne rubato un figurino). "Il tedesco che ha prelevato il mio figurino ad Amburgo ha dimostrato una evidente... ammirazione per la mia opera (anche se molto modesta e distante milioni di anni luce dal caso... della Gioconda!!)".

Grazie all'impegno degli Amici della Scala, da diversi anni escono monografie dedicate ai pittori scenografi, corredate dai bozzetti conservati nell'Archivio di scenografia del Teatro alla Scala. Per quanto riguarda gli artisti russi, nel 1988, in occasione della mostra "I Benois al Teatro alla Scala" è uscito il catalogo delle opere di Aleksandr e Nikolaj Benois: I Benois al Teatro alla Scala, Mostra seconda a cura di Gillo Dorfles, Edizione Amici della Scala/Mercedes Benz Italia 1988. Schede a cura di Vittoria Crespi Morbio; nel 2005 è uscita la monografia di Vittoria Crespi Morbio Wakhevitch alla Scala, Torino Londra Venezia New York, Umberto Allemandi & c., 2005.

Scheda aggiornata al 20 gennaio 2020

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