Russi in Italia

Sergej Aleksandrovič Kalugin


Luogo e data di nascita: Ekaterinburg, 1 aprile 1881
Luogo e data di morte: Leningrad, 10 dicembre 1939
Professione: illustratore, grafico

 

Figlio dell’impiegato di cancelleria Aleksandr Vasil’evič Kalugin e di Ekaterina Fedorova, arriva a San Pietroburgo nel 1899 e si diploma nel 1905 all’Istituto di disegno tecnico del barone Štiglic (Central’noe učilišče techničeskogo risovanija barona A.L. Štiglica), specializzandosi in arte applicata e pittura con colori a colla. Terminati gli studi inizia a realizzare illustrazioni di piante e animali destinati ai libri scolastici, pubblicati dall’Impresa cartografica di Aleksej Il’in (Kartografičeskoe zavedenie A.A. Il’ina), impegno che porterà avanti per oltre vent’anni. Contemporaneamente insegna disegno al ginnasio privato femminile “V. A. Subbotina” (Ženskaja gimnazija V.A. Subbotinoj) e al ginnasio “S. A. Stolbcov” (Gimnazija S. A. Stolbcova).

Il 4 aprile 1904 sposa l’artista Anna Aleksandrovna Tračevskaja, figlia di un consigliere di stato, con cui collabora nella creazione delle tavole didattiche per l’Impresa cartografica. Nel 1911 compie un viaggio di studio a Napoli per disegnare “dal vivo” alcuni animali invertebrati.

Dal 1909 al 1929 realizza le illustrazioni per le edizioni del Museo dell'Agricoltura (Sel'sko-chozjajstvennyj muzej); insegna in vari istituti di Leningrado, tra cui l'Accademia yecnico-forestale S.M. Kirov (Lesotečnicheskaja akademija im. S.M. Kirova) e l'Istituto pedagogico Herzen (Leningradskij gosudarstvennyj pedagogičeskij institut im. A. I. Gercena).
Ottenuto il divorzio dalla prima moglie, il 19 febbraio 1925 sposa Tat'jana Pavlovna Pavlova (1875-?), anche lei insegnante e artista.
Tra i lavori artistici non legati alle edizioni scolastiche si ricorda la plafoniera della sala del teatro Aleksandrinskij, realizzata nel 1932 insieme ad altri pittori. Nel 1938 il tetto del suo appartamento al Sapernyj pereulok 13 crolla per un incendio. Tutte le sue opere e quelle della moglie vanno perdute; non disponendo dei mezzi economici necessari per i lavori di restauro, si deprime e si ammala contraendo una grave forma di pleurite che lo conduce in poco tempo alla morte.

Il soggiorno a Napoli
Kalugin e Tračevskaja arrivano nel capoluogo campano in primavera, tra giugno e agosto 1911, alloggiano in una pensione a Riviera di Chiaia, 144. L'Acquario di Napoli, presso la Stazione Zoologica fondata dallo studioso tedesco Anton Dohrn (1840-1909), risulta per i due artisti un luogo ideale di studio e lavoro. Reinhard Dohrn (1880-1962), succeduto alla direzione della Stazione Zoologica dopo la morte del padre, comunica loro di essere disponibile ad accogliergli e mettere a loro disposizione tutti i materiali necessari (lettera ad Anna Kalugina del 16 maggio 1911). L’intento di Kalugin non è “scientifico, ma artistico", il suo interesse non si limita all’osservazione della fauna marina, ma trovaespressione anche in disegni di scene di vita della città, di vicoli e venditori ambulanti che corredano alcuni articoli pubblicati anni dopo sulla rivista “Rodnik”.

Kalugin descrive Napoli come una città "eternamente in festa" e la paragona a Pietroburgo:

Di rumore e gente affaccendata qui ce n'è molto più che da noi sul Nevskij a Pietroburgo. E poi il rumore e il trambusto nostro, pietroburghese, sono più ordinati; qui invece ogni minuto vi regala suoni e scenette imprevisti. Vedi un tram che passa con un gran fracasso e subito un italiano che cerca di superarlo con l'asino facendo schioccare la frusta. [...] Di sera la città si trasforma completamente in qualcosa di fiabesco. Chiusi tutti i negozi alle 8, i napoletani si sentono ancora più liberi e inizia una nuova vita. Entrate in uno dei luoghi preferiti dai napoletani: il cinematografo. (...) Le porte larghe danno direttamente sulla strada. Nella sala c'è afa e in ogni angolo ci sono ventilatori elettrici. I soggetti delle scene proiettate sono gli stessi che vediamo anche in Russia perché provengono dalla Francia. Tuttavia davanti agli occhi dello spettatore passano anche molte scene di vita italiana. I drammi della vita dei boiari dell'antica Rus' sono evidentemente incomprensibili per gli italiani, che non mostrano il minimo interesse. Le scene tratte dalla loro vita quotidiana invece procurano negli spettatori un entusiasmo indescrivibile, così che leggono in coro in un immenso frastuono le didascalie che appaiono tra un'immagine e l'altra... (Neapol', pp.116, 120).

Kalugin non manca di descrivere le bellezze dell'Acquario di Napoli, "tempio della scienza", dove si possono osservare da vicino gli animali tipici della fauna marina partenopea; ma ad attrarlo sopra ogni altra cosa sono alcuni spettacoli naturali mai visti altrove, come l'effetto luminoso prodotto da minuscoli animali marini vicino Capri, ammirato anche da altri scrittori russi:

Dolcemente scivola la barca sull'acqua, davanti a voi scorrono i profili delle isole. I remi si sollevano alti, spargendo argento intorno a sé. La scia argentina luminosa resta indietro, lontana. È la luminescenza del mare. Milioni di minuscoli animali marini (Noctienca), visibili solo al microscopio, stuzzicati dal movimento dell'acqua, iniziano a emanare una luce fosforescente. Questi animali, invisibili a occhio nudo, in massa danno questo misterioso effetto luminoso. Brilla l'acqua a prua della barca e dalle sponde zampilla argento. E se sollevate l'acqua con la mano, anche quella brillerà (Krasoty sredi obitatelej morja, p. 271).

Pubblicazioni
S. A. Kalugin, Neapol', «Rodnik» 1913, n. 1, pp. 115-122.
S. A. Kalugin, Morskie čudišča, «Rodnik» 1915, n. 7, pp. 11-16.
S. A. Kalugin, Krasoty sredi obitatelej morja, «Rodnik» 1916, n. 3, pp. 266-271.

Fonti archivistiche
Stazione Zoologica "Anton Dohrn", Archivio Storico, A, 1911 "K"
RNB OR, f. 331, Archiv S. A. Kalugina.

Nella foto una copertina della rivista "Rodnik" del 1913.

Giuseppina Giuliano
Scheda aggiornata al 30 gennaio 2021


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