Russi in Italia

Evgenij Fadeevič Ždanovskij


Luogo e data di nascita: Odessa, marzo 1892
Luogo e data di morte: Joškar-Ola, 8 agosto 1949
Professione: basso

 

Frequenta il Seminario religioso di Odessa, poi dal 1908 al 1912 studia canto al Conservatorio di Mosca; debutta sulla scena operistica al Teatro dell’opera Zimin (1912-1917). Dal 1917 al 1924 è solista del Teatro Bol’šoj di Mosca (tra i suoi ruoli Farlafa in Ruslan e Ljudmila di Michail Glinka).

Nel 1924 lascia la Russia e viene a perfezionarsi in Italia al Teatro alla Scala con il maestro Vittorio Maria Vanzo (1862–1945), appassionato dell’opera di Wagner. Nel 1925 Toscanini lo invita a collaborare con il Teatro alla Scala, dove debutta nello stesso anno nel ruolo di Hunding nella Valchiria di Wagner. Il 1 marzo 1926 interpreta il ruolo di Ivan Chovanskij nella Chovanščina di M.P. Mussorgskij (regista Aleksandr Sanin, scenografo Nikolaj Benua), che è ripetuta a Roma al Teatro Costanzi il 27 marzo 1926 con la coreografia di Julija Sedova.

La critica musicale italiana apprezza molto le sue esibizioni, il critico dell’“Ambrosiano” scrive delle sue straordinarie doti vocali, il critico del “Corriere della sera” sottolinea quanto la rudezza della sua voce da basso sia adeguata alla figura del principe moscovita (2.03.1926).

Nelle successive stagioni Ždanovskij dà voce al guerriero tartaro Burundaj nella Leggenda della città invisibile di Kitesc di Nikolaj Rimskij-Korsakov (stagione 1933/34; l’opera è tradotta in italiano in versione ritmica da Rinaldo Küfferle), a Varlaam nella ripresa del Boris Godunov (stagione 1934-1935), al giullare Duda in Sadko di Rimskij Korsakov nel febbraio 1938 e al soldato Skula nel Principe Igor di Aleksandr Borodin nella stagione 1939/40 (regista Petr Šarov). È la sua ultima esibizione alla Scala.

Negli anni italiani Ždanovskij si esibisce anche in altre città: Roma, Trieste, Verona, Bergamo, Bologna, Palermo, Ferrara, Cremona. A Verona nell’agosto 1930 lo scultore Pietro Küfferle, che ha a lungo lavorato in Russia, gli fa omaggio di un suo busto bronzeo in ricordo dell’interpretazione di Boris e Varlaam all’arena di Verona.

Dal 1927 è in tournée in Bulgaria al Teatro dell’Opera di Sofia, dal 1929 prende la cittadinanza bulgara, dopo la seconda guerra mondiale lavora al Teatro dell’Opera di Sofia. Nel 1944 è arrestato con una falsa accusa e confinato a Saratov (è riabilitato post mortem). Secondo l’Enciclopedia musicale bulgara (1981) muore a Joškar-Ola, capitale della Repubblica dei Mari.



Fonti archivistiche

Fondazione Accademia Teatro alla Scala, Milano. Archivio della Biblioteca Livia Simoni.

Archivio Storico Ricordi, Milano.

Bibliografia

Българската музикална енциклопедия. София, 1964.

Енциклопедия България. Т. 1–7. София: БАН, 1981. Т. 2. С. 588.

Barigazzi G. La Scala racconta. Milano: Hoepli, 2010.


Patrizia Deotto

5 novembre 2020



Evgenij Ždanovskij (Archivio del Teatro alla Scala)
https://www.arterussamilano.it/schede/zdanovskij-evgenij-fadeevic/



Evgenij Ždanovskij negli anni dell'esordio in Russia



Manifesto dell'opera Kovanščina al Teatro Costanzi a Roma con Evgenij Ždanovskij (9 aprile 1926)



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