Ekaterina Alekseevna Obolenskaja
Luogo e data di nascita: Kaluga, 16 settembre 1850
Luogo e data di morte: Parigi, 6 aprile 1929
Figlia del governatore di Mosca nel 1861-1866 Aleksej Vasil'evič Obolenskij (1819-1884) e di Zoja Sergeevna Sumarokova (1828-1897), la principessa Ekaterina Alekseevna Obolenskaja - dopo un primo matrimonio con Aleksandr Aleksandrovič Mordvinov (1843-1886) - sposa il famoso medico personale degli zar Alessandro II e Alessandro III Sergej Petrovič Botkin (1832-1889), da cui ha sette figli (tra i quali
Aleksandr Botkin, ufficiale e medico emigrato con la moglie Marija Pavlovna Tret'jakovskaja a San Remo negli anni Venti).
In giovinezza, negli anni Sessanta dell'Ottocento, Ekaterina Obolenskaja soggiorna spesso e a lungo in Italia insieme alla madre e alla sorella Marija; a Napoli conosce anche Michail Bakunin, delle cui idee rivoluzionarie si appassiona la madre; fa la conoscenza del giovane pittore Vasilij Polenov, che s'innamora della sorella e la ritrarrà nel 1883 sul letto di morte. Per lunghi periodi vive con la madre e la sorella in Svizzera, a Vevey: nella loro casa gravitano emigrati russi e rivoluzionari di vari paesi.
All'inizio del Novecento, nel 1907 Obolenskaja vive a Capri con cinque figlie, ospite di
Maksim Gor’kij, poi si stabilisce a Roma alla fine dell’anno. Gor’kij è il tramite della sua conoscenza con gli scrittori Sibilla Aleramo e Giovanni Cena, impegnati in attività filantropiche nell'Agro romano e frequentatori della sua casa in via Sistina. La permanenza di Obolenskaja a Roma durò presumibilmente alcuni anni, durante i quali – secondo la testimonianza di Ol'ga Resnevic Signorelli, che scrive su di lei nelle sue memorie (
Memorie inedite, t. 2, pp. 197-198) – prendeva parte a iniziative di beneficenza, mentre le figlie Ekaterina, Ljudmila, Zoja, Sofija e Elizaveta prendevano lezioni di disegno e musica. Particolarmente stretti furono i suoi rapporti con
Nadežda Šachovskaja, cui la legava la comune appartenenza all’alta aristocrazia russa.
Ekaterina Obolenskaja lascia l’Italia all’inizio degli anni ’10 per stabilirsi prima in Svizzera, a Ginevra (dove la figlia Ekaterina si laurea in medicina nel 1916). Rimasta nell’emigrazione dopo lo scoppio della Prima guerra mondiale e della rivoluzione, nel 1917 si sposta in Francia. Nei documenti italiani le sue tracce finiscono nel 1918, quando in una lettera del 4 settembre dà notizie di sé e delle figlie a Ol'ga Resnevič: Ekaterina fa il medico in un ospedale militare nel dipartimento La Seyne-sur-Mer vicino a Tolone e «sta per sposare un grande industriale di Tolone»; Ljudmila fa l’infermiera a Montpellier in un ospedale e ha sposato un medico russo, Petr Dmitrievič Čechov (1884-1981), lontano parente dello scrittore; lei stessa con le altre tre figlie vive in ristrettezze (spostandosi tra Cannes e l’Alta Savoia) con i proventi della vendita dei propri gioielli. Non è noto l’anno in cui si stabilì a Parigi, dove morì.
Archivi
Fondazione Giorgio Cini, Venezia. Archivio Angelo e Olga Signorelli.
Archivio privato degli eredi Signorelli, Roma.
Bibliografia
Ol'ga Signorelli, Memorie inedite, con intr. e note di D. Rizzi, in Archivio russo-italiano VI: Olga Signorelli e il suo tempo, Salerno: Collana di Europa Orientalis, 2010. T. 2, pp. 138-238.
L. Foschini, Zoé. La principessa che incantò Bakunin. Passioni e anarchia all'ombra del Vesuvio, Milano, Mondadori, 2016.
Siti interessanti
https://pushkino.tv/news/kray-rodnoy/162380/
Daniela Rizzi
22 maggio 2020
Ekaterina Obolenskaja con il marito Sergej Botkin.
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